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Il lungomare di Zambrone

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INTERVENTO DELLA SENATRICE 5s M. CORRADO SUL LUNGO MARE DI ZAMBRONE. LA REGIONE

Qualche mese addietro l’approvazione di un progetto di un nuovo lungomare sulla costa vibonese, in territorio di Zambrone, ha richiesto l’intervento  del WWF Provinciale, prima sugli organi di stampa e successivamente in giudizio davanti al Tribunale Amministrativo Regionale, attraverso l’adesione ( per la parte  riguardante  gli aspetti ambientali) al ricorso presentato  da alcuni  imprenditori  turistici che  hanno impugnato la delibera di adozione della Variante al PSC del Comune di Zambrone. Come  ricorderanno il lettori la variante prevede la realizzazione di un intervento edilizio di ristrutturazione e ampliamento del lungomare esistente  e l’edificazione di un nuovo  lungomare, anche questo in cemento armato e mattonelle, lungo un chilometro  e  da realizzare tutto nel tratto di spiaggia,  non ancora interessato da opere infrastrutturali.  Si tratta di creare una piastra impermeabile su quel poco che è ancora  scampato all’urbanizzazione e all’asfalto,  in un’ area  compresa nella fascia costiera che va da Briatico a Nicotera, opportunamente inserita nell’elenco dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC)  dalla Direttiva Europea “Habitat” Ciò, per le peculiarità naturalistiche che si intende salvare dal degrado a livello internazionale. Intento confermato grazie alla designazione,con DGR del 9/8/2016 e relative misure di conservazione, di tutti i cinque SIC costieri della provincia vibonese (compreso quindi il litorale di Zambrone) quali Zone Speciali di Conservazione (ZPS).

Abbiamo più volte ricordato come a nostro avviso  era necessario in fase di adozione della Variante e comunque prima dell’approvazione da parte della regione sottoporre a Valutazione ambientale strategica la variante stessa.

Il progetto di variante urbanistica adottato dal Comune di Zambrone è stato inviato il 21 gennaio al Dipartimento Urbanistica della Regione Calabria, che dovrebbe approvarlo entro 90 giorni, facendo ricorso persino al semplice silenzio assenso.

In questi giorni, si è occupata della questione anche la Senatrice Margherita Corrado del movimento cinque stelle, alla quale un altro dipartimento della Regione, il Dipartimento Ambiente e Territorio  ha ribadito di aver già richiesto, in data 5 febbraio,  al Comune di Zambrone di instaurare il procedimento di verifica di assoggettabilità a V.A.S.,  che dovrebbe contenere anche la valutazione d’incidenza ambientale, senza, però, che allo stato il Comune vi abbia ancora provveduto.

Il rischio è, però, che, nel frattempo,  venga approvata la variante,  senza le necessarie valutazioni e autorizzazioni di carattere ambientale , che potrebbero essere negative e indurre il comune a modificare la variante o addirittura modificare il progetto.

Il WWF, ancora  una volta,  invita il  Comune di Zambrone,  a rivedere totalmente il progetto, in modo tale che vengano previste e realizzate solo le opere strettamente necessarie alla manutenzione dell’esistente, impiegando tecnologie e approcci innovativi, lontani dalla vecchia logica del cemento a tutti i costi. Lasciando da parte l’idea di realizzare un’opera fortemente impattante su quel che resta delle dune e del paesaggio originario.

Le tristi vicende di questi giorni ci insegnano che l’uomo non ha bisogno di consumare nuovo territorio (magari con un nuovo lungomare) e distruggere ecosistemi,  ma deve  conservare il più possibile gli ambienti naturali ancora esistenti e ripristinare quelli non ancora del tutto compromessi.

Un invito rivolto anche agli imprenditori turistici che, anche a costo di qualche sacrificio,  insieme all’amministrazione comunale dovranno essere in grado di concepire un modo nuovo di fare turismo, che abbia nella qualità dell’ambiente, il punto di forza della loro offerta.  

WWF Vibo Valentia